Il sole sulla pelle: la migliore protezione contro i suoi raggi


Quante volte durante le buie e fredde giornate invernali abbiamo desiderato il mare? Quante volte guardando fuori dalla finestra di casa o dal desk abbiamo sognato di essere su un'immensa spiaggia, scaldati dal sole? Sappiamo quanto elementi naturali come, salsedine, luce, calore, acqua e aria aperta  ci fanno sentire in pace col mondo, stimolando il nostro benessere psicofisico e quanto i raggi solari ci facciano bene all'umore, oltre che ad ossa, pelle e muscoli. Oltre ai suoi effetti positivi il sole ha anche un effetto dannoso, soprattutto sull' epidermide, che ha bisogno della giusta protezione solare prima di ogni esposizione. Se è vero che il sole ha numerosi effetti di benessere fisico e mentale tra i quali:
 

  • Aumento della produzione di di vitamina D, utile nell’assorbimento del calcio
  • Miglioramento dell’umore e della qualità della vita, grazie alla maggiore produzione di serotonina “ormone del buonumore”
  • Azione antibatterica sulla pelle, specialmente quando è grassa.
  • Migliora gli stati di depressione grazie all' esposizione all' aria aperta
  • Fa bene a muscoli e articolazioni, oltre che alle ossa.
     

Non bisogna dimenticare che i suoi raggi possono provocare  scottature ed eritemi, danneggiando in modo permanente la pelle e nei casi casi più gravi dare origine a melanomi cutanei. Ecco perché c'è bisogno di proteggere sempre la pelle, anche in una giornata di nuvole, dove pensiamo che il sole sia “più leggero”, poiché l'azione dei  suoi raggi agisce ugualmente. Crema, latte e spray, con spettro protettivo da 10 a 50 SFP, sia per il corpo che per il viso corrono in nostro aiuto anche nei  pratici formati mini, ideali per una giornata al mare. Grazie alle loro  formule arricchite con burro di karitè e glicerina vegetale  garantiscono anche la giusta  idratazione utile a  contrastare i segni di invecchiamento cutaneo. 

 

SPF: Fattore di protezione solare


La sigla SPF sta per fattore di protezione solare e fornisce un'indicazione numerica (da 6 a 50+) relativa alla capacità del prodotto di schermare o bloccare i raggi del sole. La valutazione del SPF è calcolata rapportando la quantità di tempo necessario perché la pelle si scotti con protezione o senza. Un SPF 50 dovrebbe portare cioè all'eritema solare con una dose di esposizione 50 volte più alta rispetto a quella prevista in assenza di protezione. I dermatologi raccomandano di utilizzare un fattore di protezione solare non inferiore a 15 e, generalmente, un fattore di protezione pari a 30 è considerato l'indice più adatto alle persone che svolgono attività all'esterno per lunghi periodi di tempo. Un indice elevato indica una migliore protezione contro le scottature provocate dai raggi UVB (maggiore è il SPF, maggiore è la protezione dall'azione del sole).Scelta dell'SPF Una protezione "molto alta" è indicata per prevenire i danni cutanei alle persone con la carnagione molto chiara e per la delicata pelle dei bambini nei primi giorni di esposizione. Chi ha una pelle scura potrà utilizzare un fattore protettivo più basso. Importante utilizzarlo sempre, anche quando siamo già abbronzate. 
 

Uva, Uvb, Uvc conosciamoli meglio 


La maggior parte dei raggi Ultravioletti che raggiungono la superficie terrestre sono UVA e, in piccola parte, UVB, mentre gli UVC sono totalmente assorbiti dall’atmosfera.  UVA - Presenti tutto l' anno con intensità costante, anche se il cielo è coperto. Arrivano fino al derma, lo strato profondo della pelle, con la possibilità di danni a lungo termine, se infatti non scottano la pelle, causano rughe e invecchiamento cutaneo, UVB - Presenti in maggiore quantità nei mesi estivi sono più pericolosi degli UVA soprattutto nelle ore centrali della giornata e sono i raggi responsabili di scottature ed eritemi. UVC - Incapaci di raggiungere il suolo, grazie allo strato di ozono presente nell' atmosfera sono le radiazioni più pericolose.
 

Come proteggere la pelle dal sole


Utilizzare prodotti "ad ampio spettro", cioè filtri solari che proteggano la pelle contemporaneamente dai raggi UVA e UVB. Secondo le ultime raccomandazioni della Commissione Europea, un solare deve contenere sostanze (filtri e schermi) che permettano un buon rapporto di protezione UVB/UVA.


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