Cucina indiana: ricette e piatti tipici (molto speziati)
La cucina indiana, con i suoi profumi speziati ed i suoi sapori complessi e strutturati è molto presente e conosciuta nel nostro paese, specie nelle grandi città multiculturali.
L’Unione Indiana è il secondo paese più popolato al mondo e l’estensione del suo territorio è pari a quasi dodici volte quello dell’Italia. Questa vastità territoriale porta con sé altrettanta varietà di climi e differenze naturali, le quali si riflettono inevitabilmente sulle etnie che li abitano, sullo sviluppo delle loro culture e, ovviamente, sulle ricette dei loro piatti indiani.
Cucina indiana
La cucina indiana è una delle più
complesse e
varie del mondo oltre che una delle più ricche di spezie e condimenti particolari, foriera di sapori gustosi ed inconfondibili profumi speziati.
Il menù tipico indiano non prevede la divisione fra portate a cui siamo abituati noi italiani
(primi piatti, secondi, ecc…) in quanto ogni singola pietanza viene servita in tavola in un
contenitore specifico (
thali), ma ognuno di questi è insieme a tutte gli altri. Sono poi i commensali a decidere gli abbinamenti, secondo il proprio gusto personale.
In india i pasti sono prevalentemente accompagnati da acqua o succhi di frutta, ma una
personalizzazione con abbinamenti con birra o vini rosé non è affatto disdicevole.
Proviamo ad approfondire e capire meglio cosa fa delle ricette della cucina indiana una vera
arte, sia nei colori che negli odori e nei sapori.
I principi dietetici dei piatti indiani scritti nei testi sacri dell'
Ayurveda, regolano il dosaggio e i miscugli dei condimenti, affermando che un'alimentazione fortemente speziata è garanzia di
buona salute. Nonostante questo - e la cosa può sorprendere - numerosi indiani non mangiano speziato!
Cucina indiana
La cucina differisce da una regione all'altra ma anche da famiglia a famiglia: al
nord la cucina è caratterizzata dal
ghee, il burro chiarificato nel quale si soffriggono le spezie, che fa da base ad ogni piatto.
Nello stato del Punjab, dove è situata la capitale
Delhi, nacque il famoso
tandoor, il forno di argilla utilizzato per cuocere il pane la carne.
Lo Stato del
Kashmir è il maggior produttore di peperoncino del paese, oltre che la capitale dell'agnello (
non solo lana), con ovvie condizionamenti sulla dieta della popolazione locale.
A
sud è profondamente
vegetariana, a base di legumi e cereali, soprattutto lenticchie e riso; non si cuoce con il burro ma con l'olio vegetale. La
costa è invece ricca di alberi da frutto.
Più ricercata è invece la cucina dello Stato del Maharashtra, la cui capitale è
Bombay. Qui i piatti sono preparati con un numero molto elevato di ingredienti e la cucina è tendenzialmente dolce e (
relativamente) poco speziata.
Per concludere con le ricette della cucina indiana, ecco una serie di
usanze, caratteristiche e curiosità che potrebbero tornarvi utili nel caso vi recaste da quelle parti, o anche semplicemente al ristorante indiano in città.
Cucina indiana
Gli indiani mangiano tutto o quasi con le
mani: quelli del nord si servono della punta delle dita, quelli del sud prendono gli alimenti a piene mani.
L'eleganza esige di prendere il cibo lentamente con le prime tre dita della mano destra, senza sporcarle oltre la prima falange.
Il pane è l'unico
utensile utilizzato.
Tutte le pietanze dei piatti indiani sono servite contemporaneamente nel
thali, grande piatto rotondo individuale; nel nord questo grande piatto è di metallo, nel sud e nelle case contadine ci si accontenta di una foglia di banano.
L'Indiano beve molti succhi di frutta, acqua di cocco, sciroppi di fiori talvolta salati e zuccherati al tempo stesso; e sono soliti masticare semi di
cardamono: una spezia, ovviamente!
Namasté!